Linde Verlag - editore specializzato in letteratura legale, aziendale e fiscale dal 1925 - sta avviando una collaborazione con sproof, l'esperto di Salisburgo nel campo della firma digitale in Europa. Oltre all'introduzione della tecnologia in tutta la casa editrice nelle prossime settimane, la collaborazione consiste anche in un investimento nell'azienda stessa. "Linde Verlag pubblica ogni anno oltre 270 nuovi libri specialistici e di saggistica e e-book, oltre a 19 riviste specialistiche. La soluzione di sproof ci consente di firmare tutti i contratti, ad esempio con gli autori, o di elaborare altri accordi quotidiani in modo semplice, rapido, sicuro e completamente conforme al RGPD", afferma Benjamin Jentzsch, Amministratore delegato e proprietario di Linde Verlag.
La casa editrice sta introducendo la soluzione di firma elettronica della start-up LegalTech sproof in tutti i settori e annuncia anche un investimento.
Oltre all'introduzione della tecnologia in tutta la casa editrice nelle prossime settimane, la collaborazione consiste anche in un investimento nell'azienda stessa. Si sta inoltre perseguendo una strategia di vendita basata sulla partnership, al fine di rivolgersi a gruppi target comuni con una forza combinata.
Da sinistra a destra: Dr. Fabian Knirsch (CTO, sproof), Benjamin Jentzsch (CEO, Linde Verlag), Dr. Clemens Brunner (CEO, sproof)
Anche sproof è entusiasta della collaborazione con Linde: "A causa della loro natura vincolante, le soluzioni di firma digitale richiedono un alto grado di responsabilità da parte dell'utente e del produttore. È un onore molto speciale essere riusciti a convincere Linde Verlag, una tradizionale casa editrice specializzata in letteratura legale, aziendale e fiscale, a scegliere sproof e a ottenere la sua fiducia", afferma Fabian Knirsch, fondatore e CTO di sproof.
Focus sulla validità legale e sulla protezione dei dati
I requisiti che la firma digitale deve soddisfare sono regolamentati nell'Unione Europea come parte del Regolamento eIDAS. Oltre ai requisiti e alla loro attuazione, questo regolamento disciplina anche lo status giuridico. Anche la protezione dei dati gioca un ruolo speciale, in quanto non è necessariamente scontato che un fornitore di firme digitali sia conforme al RGPD. "Esistono fondamentalmente diversi modi di firmare digitalmente: semplice, avanzato e qualificato. Nonostante le firme digitali abbiano lo stesso aspetto sul documento finale, lo status del rispettivo tipo di firma digitale e la sua natura vincolante sono diversi", aggiunge Fabian Knirsch di sproof. Solo le cosiddette Firme Elettroniche Qualificate, o QES, sono legalmente equivalenti alle firme autografe. In Austria, ciò è stabilito nella Sezione 4 (1) della Legge sulla Firma. In termini di protezione dei dati, devono essere soddisfatti anche i requisiti legali del RGPD e la struttura informatica deve garantire determinati requisiti di sicurezza. "I dati vengono archiviati ed elaborati esclusivamente in centri dati all'interno dell'Unione Europea. Si evita qualsiasi riferimento agli Stati Uniti, in quanto non sarebbe conforme al RGPD", conclude Fabian Knirsch.
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